
Nuovi concetti legati ad un genius loci puramente italiano, che si sono espansi man mano per tutto il mondo. L' io non è più tale, perchè trapassato da mille luci, impressioni, sensazioni, in una visione in cui l'uomo non è più il centro di se stesso, ma solo parte di un moto molto più grande. Contemporaneità di suoni, luci ed ombre, in un'epoca a ridosso delle due grandi guerre, tanto spalleggiate in un primo momento quanto denigrate poi in seguito.
I quadri vivono di compresenze fra oggetti e soggetti in cui scomporre vuol dire disgregare i piani e le linee creando un principio unico di movimento e dinamismo. Vengono narrati posti lontani perchè insiemi di varie realtà e quindi senza legami con la loro vera fisicità, in cui si legge quasi un' insoddisfazione nel limite dell'oggetto fine a se stesso, ed in cui i personaggi raffigurati sono elastici e malleabili, come se capaci di assorbire i ritmi di ciò che li circonda.
I rumori rimbombano nella retina mentre i colori ci parlano di una ricerca fatta di "stati d'animo" e "forme uniche nella continuità dello spazio".
immagine: Umberto Boccioni - Costruzione orizzontale
(1): Cfr. C. Salaris, "Futurismo, la prima avanguardia", febbraio 2009
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