mercoledì 18 marzo 2009

elle: per un' architettura "piccola"

la "elle" di luogo, che si evolve e che si adatta, che genera; luogo che cambia parametri e destinazioni d'uso focalizzandosi sui bambini, partendo da un'idea concepita nel lontano '94 a Fano e dal 2001 trasposta nei vari municipi di Roma.
L'inizio di una vista realmente dal basso, incentrata sulla scoperta, sul percorso, sullo spazio-non spazio... sull'assenza e sulla presenza!.
Il "PIERREBì" elaborato nel sesto municipio si fonda sul concetto di voler permettere ad un bambino di potersi muovere liberamente, facendo in modo che possa sviluppare cognizioni per lui molto formative. Da qui il voler provare a progettare uno spazio collettivo, incentrato sul dinamismo che è possibile ricreare in architettura, deframmentando quei solidi "puri" e quelle forme con cui i bambini stessi hanno sempre avuto a che fare, permettendogli di avere sia una famigliarità con ciò con cui si scontrano, sia una visione diversa dal solito. Integrarli in un sistema fatto a loro misura, a loro pensato ma da loro progettato sulle basi della loro esigenza primaria: quella di essere bambini!.
ex-tempore del 18 marzo
"LA CITTà DEI BAMBINI"
Partendo dal principio che "le città ormai muoiono di traffico", questo progetto si basa su un'idea sviluppatasi in Spagna ed in Argentina, in cui sono i bambini coloro che dovranno monitorare la situazione del traffico cittadino. Dopo i successi ottenuti all'estero, si deve all'editore Francesco Tonucci la trasposizione di questo "laboratorio" in Italia, grazie al quale si vuole garantire ai più piccoli una maggiore coscienza di quelli che sono i loro mezzi, permettendogli anche uno sviluppo del senso civico fin dai primi anni di scuola (è infatti orientato verso i bambini dai 6 agli 11 anni). Quest'iniziativa ha avuto talmente tanto successo che addirittura il sindaco di Roma ha deciso di voler aderire, portando i vari municipi a sviluppare singolarmente dei laboratori fondati su una "progettazione partecipata" fra architetti e alunni delle scuole elementari, che hanno portato alla creazione di alcuni PIERREBì (piani regolatori dei bambini e delle bambine). Fra gli obiettivi di questa nuova "città" vi è anche la volontà di invogliare i più piccoli a camminare, prevenendo così problemi come l'obesità infantile, e affinare anche la loro coscienza dell'ambiente, riqualificando quelle zone urbane lasciate in disuso e abbandonate a se stesse. Sembra quindi corretto l'investimento che si vuole sviluppare, in quanto i bambini
" non sono un costo, ma un INVESTIMENTO!"

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